lunedì, dicembre 18, 2006

E' già quasi NATALE...

Devo ammettere, in questo periodo, la difficoltà intrinseca dello scrivere giornaliero.
Non che non abbia idee, probabilmente manca il tempo.
E in più Natale alle porte impegna la mia fantasia in vena di regali personalizzati.
Inoltre i pensieri si accavallano, si scontrano, si raggruppano. Sarà che è la fine dell’anno e si sa, ogni anno, il 31 dicembre si fanno le somme, le sottrazioni, i per e i diviso.

Il Natale è strano. Davvero, STRANO. Fa provare sensazioni contrastanti...
Dovrebbe essere una festa d’amore ma stressa. E’ piena di colori, luci, suoni, canzoni, ma è una delle feste più consumistiche che ci siano nell’anno.
Tanti lo amano, alcuni non lo sopportano, in tutti però lascia traccie quasi invisibili di palle di natale e luminarie appese nelle piazze.

Io amo il Natale. Anche se mi affatica.
Adoro fare i regali quasi più di riceverli. Amo scegliere per le persone care colorati e intimi pacchetti, che raccolgano all’interno impronte di me e il gusto di chi lo riceve. Non mi perderei per nulla al mondo l’apertura del pacchetto...Per cogliere le pagliuzze del sorriso negli occhi delle persone che amo.
E ogni anno accolgo il 25 dicembre canticchiando tra me allegre canzoni natalizie dai primi giorni del mese.... Non come festa comandata ma perchè è un momento per festeggiare la vita e l'amore che mi sento attorno.

Quest’anno però il Natale è arrivato presto.
Ci sono tante cose ancora in sospeso che si trasferiranno anche nel 2007. Non ho ancora chiuso la cassa dell’anno che si sta concludendo.
Ci sono cose che vedono il cielo e altre che sono nascoste sotto uno strato di terra in attesa di essere scoperte. Il 2006 è stato un anno talmente pieno...
Diciamo che il mio animo ha tante cose dentro e il Natale arriva quasi di soppiatto.
Mancano solo 7 giorni...I regali sono a posto, pensati, scelti e ricercati con cura. Alcuni sono già impacchettati con carta colorata, altri attendono il loro turno...
I giorni di festa sono fissati e le vacanze pure.
Nella sala impera l’albero di Natale, piccolo, ma pieno di colori e dalla mia scrivania tiene d’occhio il mondo un pupazzo di Natale parlante.
La porta è addobbata per ricevere gli amici.

Rimane solo da illuminare il mio sorriso e i miei occhi dei brillantini del Natale...
Accogliendo nel cuore il calore dell’Avvento, come perenne e gioioso incontro con le persone che amo.
E’ tempo che sgombri dagli ostacoli le autostrade di ingresso ai sentimenti per liberarle del tutto per la ricorrenza. Che spolveri gli specchi del sorriso. Che tiri a lucido i miei occhi per gioire della festa. Ho già tirato fuori le scatole di lucine colorate dal ripostiglio dei pensieri e ho appoggiato sul tavolo della mia memoria le canzoni natalizie in attesa di farle uscire come ritornello dalle labbra socchiuse.
Oggi è tempo che addobbi anche il mio Animo.

Perchè ho guardato il calendario e mi sono accorta, oggi, adesso, che anche quest’anno E’ GIA’ QUASI NATALE....!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ohibo hai ragione, è quasi natale, MA CHE FINE HA FATTO IL VERO NATALE io mi chiedo.
Come ogni anno lo sento sempre meno vicino a me, lo vedo più torbido, lontano dai miei pensieri, più triste, quasi fosse un giorno come gli altri, coperto dai mille pensieri di tutti i giorni, dallo stress del lavoro, dalla fretta, dalle mille cene e ritrovi fatti con i colleghi e amici..da fare prima di natale, perchè dopo pare che non si possa più....., dai preparativi per festeggiare ....! Se mi guardo attorno vedo solo gente che corre indaffarata a correre, e correre ancora, a comprare gli ultimi regali che spesso sono fatti non per il piacere di farli, ma per il dovere di farli. Vedo la pubblicità che mi consiglia di comprare quel panettone rispetto a quell'altro...
Anche il clima non sente più il natale, quello del freddo e della neve dove è finito? Oramai piove o c'e' il sole come un giorno comune!
ma questo vi sembra Natale?
Che bello era quando da bambino mi svegliavo all'alba per correre a vedere sotto l'albero se era arrivato Babbo Natale, per poi correre sul letto dei miei genitori per fare vedere il dono che mi era arrivato!!!!

Forse sono cresciuto e non me ne voglio rendere conto! Ma Perchè non ci fermiamo un attimo e torniamo un po' bambini... quando al solo pensiero dell'arrivo del natale tutto fremeva e ci rendeva euforici... quando lasciavamo le impronte del naso sulle vetrine appannate per guardare le decorazioni! Lo so che sara un utopia, ma io ci credo ancora, credo che il vero natale quello fatto di amicizia e amore esista davvero e dentro di me sarà quello che festeggero tra qualche giorno.
Scusate tutti per questo mio sfogo, magari inoppotuno visto l'avvicinarsi del Natale.

astralla ha detto...

Del tuo sfogo, davvero non ti devi scusare...avrei voluto scrivere anche io una cosa simile, poi il post ha preso una piega diversa...Ma ti capisco anche troppo bene...Forse è che siamo tutti più scanzonati, o magari semplicemente il Natale da adulti è diverso da quello vissuto da bimbi...
Credo che al di la del motivo, della pioggia e delle corse, come in ogni momento dell'anno dovremmo lasciarci spazio per vivere...E così vivremmo e sentiremmo il natale.
Un abbraccio e un respiro...

Anonimo ha detto...

Non te ne avere a male piccola Astri, ma da buon Viareggino preferisco il carnevale al natale, e ritengo quest' ultimo insieme ala notte di San Silvestro un' autentica rottura di palle, ( non quelle dell' albero ). Capisco che per te è un momento magico perché hai più tempo da pasare con i tuoi familiari e con l' orso bruno, però devi ammettere che tutto il consumismo che c' è dietro è veramente nauseante. Sono ultrafelice di non dover frequentare il centro, di non dover sentire le solite musichine mandate a rotazione 24 ore su 24, e di non dover vedere quel brulichio di gente che compra i soliti inutili pensierini del c***o, i quali dopo tre giorni verranno dimenticati in qualche cassetto per poi finire nell' immondizia o forse, nella migliore delle ipotesi saranno reciclati per il natale successivo.
C' è troppa ipocrisia!!!
Almeno uno a carnevale si alcoolizza ben bene e viene fuori per quello che è!!! quella sì che è vera socialità!!! Non i baci e le strette di mano dati una volta l' anno a gente che per i restanti 364 giorni non si degna nemmeno di salutarti.
Povera Astri! non voglio rovinarti la festa, cerco solo di dire come stanno realmente le cose.
Prendiamo il Teleton ad esempio:
Riconosco che la cifra raccolta è considerevole e che i risultati ottenuti dal punto di vista materiale , sono positivi.Tuttavia dal punto di vista squisitamente etico il teleton come molte altre iniziative di beneficienza ( non tutte ), è un fenomeno quanto mai riprovevole. Il sostegno alla ricerca non si fa per beneficienza a natale perché si sa che la gente si sente più buona, bensì deve essere un' atto dovuto!!! Pensa solamente ai soldi che le case farmaceutiche bruciano per congressi inutili tenuti in alerghi di lusso, iniziative che non servono ad una mazza sul piano divulgativo e scentifico, se non ad ingrazziarsi i medici con pasticcini e feste in piscina.
Io riterrei più giusto che lo stato o la U.E le obbligasse a reinvestire parte delle loro immense plusvalenze nella ricerca contro le malattie rare.
I problemi non si risolvono con la beneficienza fatta una volta l' anno, e poi chi si è visto si è visto. Il sostegno alla ricerca non deve essere un evento eccezionale ma un' atto istituzionalizzato.
Non me ne frega un cazzo se un famoso cardiochirurgo versa 50.000 euro a teleton!!! Che pensi a far funzionare bene il suo reparto all' ospedale pubblico, invece di costringere i pazienti più o meno subdolamente, a farsi visitare nella sua clica privata.
Natale, solidarietà amore per il prossimo non devono esistere solo una volta l' anno per scaricarci la coscienza. Questo è un modo di ragionare ipocrita tipicamente cattolico cattolico, che sa d' "indulgenza plenaria"
Insomma il natale mi fa letteralmente incazzare.

Ps.: Più avanti magari ti spiegherò perché mi girano anche a capo d' anno.
Con amicizia,
Paolo.

sonia ha detto...

Ciao Astri, io fino a pochissimi anni fa lo sentivo con la gioia nel cuore...adesso ho perso questa sensazione!
Facciamo l'albero giusto per avere le decorazioni, si cena si pranza, ma nel cuore come una volta non lo sento più! Almeno..forse comincerò a sentirlo fra qualche giorn, ma adesso no, adesso preferisco non sentirlo! Troppo presto!
Ricordo anche io quando ero bambina ero sempre triste quando arrivavano la fine delle vacanze, e già dal 7 gennaio aspettavo con ansia il prossimo natale!

Un abbraccione!

astralla ha detto...

Paolo...ognuno ha lo spazio che vuole in questo blog, con tutti i propri pareri. Non ti preoccupare, amare il Natale di questi tempi è più una scelta che una necessità! ;)
Ps. aspetto di sapere il comprensibile perchè di capodanno e soprattutto anche io adoro il Carnevale! :)
Abbracci!

Sonia...ti capisco..ma io vorrei non perdere il Natale nel cuore, anche per offrirlo nel futuro a bambini con gli occhi sognanti. Buon respiro Sonia... :D

Aerys ha detto...

è vero, pur essendo una festa è eccessivamente stressante, ciò non toglie che sia bella.
Ma la ricerca incessante del regalo giusto(qui si maledice avere tanti amici :P) portano a uno stress inutile, io tra l'altro quest'anno sono rimasto indietro e ne devo fare ancora la metà..l'anno scorso al 14 dicembre erano gia tutti sotto l'albero..
Comunque solo in questo periodo puoi sentire letteralmente un'atmosfera carica di dolcezza che lava via le preoccupazioni quotidiane (in parte), è una cosa molto, non so spiegarlo, ma è come se si vivesse in quelle sfere di vetro che se scuoti scende la neve..

Peccato che ci si prepari un mese per festeggiare solo un giorno all'anno..