martedì, ottobre 31, 2006

Halloween!

Dolci e dolcetti
Lazzi e sberleffi,
lungo le strade da tempo addormentate
corrono i mostri ed anche le fate.
Nella notte più lugubre
dell’autunno inoltrato
alle case già bussano
creature incantate.
Qua uno zombi, là uno gnomo,
un senza testa, un delirio e un perdono.
Dling dlond....dling dlong....
Uuuuhhh che paura!


Costoro nascosti mi chiedono doni o in cambio torneranno ancor più mattacchioni...
Scherzi grignanti, smorfie ululanti,
mostri piccini...
sembrano cucciolini....!
Girano qua e là con compagna una zucca,
e nelle fiammelle si svelano alle ombre.
Pretendono dolci, caramelle e biscotti,
cosa sono,
golosi nella notte?


Ma guardando bene, che vedo, nascosti....!
Occhi ridenti e smorfie trattenute...
Risate campanelle subito soffocate...
Orsetti e gattini sotto il mantello celati...
Sembrano i pigiamini dei nostri piccini...

Ma, non sarà, che dietro i buontemponi,
che bussano alle porte e chiedono dei doni.
Si nascondano bambini
Che, nella notte, rivivono le fantasie di streghe prima di mezzanotte!?


lunedì, ottobre 30, 2006

Identità...


A casa di Orso sto leggendo un libro che si chiama "Che animale sei? Storia di una pennuta".
E' una favola che racconta il crescere di una piccola anitra che non sa chi è. Perchè ..."quando uno nasce, non sa chi è. E se non c'è nessuno che glielo dice, la vita diventa una bella complicazione...".
Nel corso della vita sono stata definita in tanti modi dalle persone al mio fianco...cavallino impaziente, tenera bambolina, evidenziatore colorato, dea dell'imperfezione, stellina, pentolina a pressione, carrarmato con i ricci, piccola cucciola, mascherina, donna del mondo ideale...
Ma che animale sono, IO?
Ci vuole tempo per crescere e da soli ritrovare la propria vera identità.
Ci vuole tanta fiducia in se stessi e un grande desiderio di ricerca.
Ci vuole onestà. Ci vuole accettazione.
Ora so che probabilmente sono più papera che cigno, più coperta di lana a patchwork che copriletto di seta, più girasole che rosa.
Ma so che il cigno non è più simpatico di una papera, che la seta non scalda più della lana, che la rosa non è più importante del girasole...
Ho imparato ad accettare i miei difetti e a evidenziare le mie capacità, sono cresciuta piacendomi per quella che sono senza nascondere al mondo il mio carattere e la mia colorata identità.
La vita mi ha insegnato che la verità non è vendibile nè modificabile. Che la semplicità è un dono insostituibile.
Cresceranno ancora le mie definizioni...sarò luce ed ombra, pianto e sorriso, nome e assenza di nome. Sarò donna e occhi, corpo e respiro.
Ma il mio sentiero del bosco alla ricerca della strada di casa è oramai concluso, non mi serviranno più le molliche di pane per orientarmi, anche se saranno utili per saziarmi quando avrò un pò più fame.
Mai più giudizio, sempre più un consiglio.
Già la mia necessità non è di tanti UNO che mi indichino chi sono, ma piuttosto di un TANTI che mi accompagni con affetto lungo il cammino.
Per condividere la strada, le briciole e la fatica. Per non perdersi e per essere più ricchi di quello che tutti cerchiamo. Di COMPAGNI, di AMICI.

venerdì, ottobre 27, 2006

Televisione!

Ehi ragazzi....E se vi dicessi che oggi in orario pranzo sono stata ospite di una trasmissione televisiva nella tv regionale...!?
E se approfondissi la cosa parlando del fatto che l'argomento principale erano i blog...!?

Qualche giorno fa sono stata contattata da un dj di Radio Studio Delta, un simpatico tizio di nome Daniele Tigli, che lavora anche per la rete televisiva regionale Tele1, per partecipare ad una trasmissione dedicata ai giovani.
Il tema della puntata erano i blog e il mondo blogger....Come dire di no?! :D
Indi per qui la pausa pranzo di oggi l'ho passata con altri blogger, alcuni di stampo di certo diverso dal mio, gruppi musicali nascenti, e altri con nozioni di design, di curiosità, di musica.
E' stata cosa molto divertente, anche se un pò imbarazzante, visto che mi sentivo totalmente fuori al mercato dello spettacolo, il mio "Mi casa es tu casa" lo sento più personale, più intimo che quale link fatto per mostrarsi come pubblicità, o almeno la motivazione del blog risulta diversa da quella di gruppi e persone che giustamente puntano a farsi conoscere in zona.
Daniele è stato carino e simpatico, molto alla mano, in qualità di conduttore, non c'era una scaletta fissa e ognuno poteva esprimre le proprie idee liberamente. I tempi per uno e per gli altri erano ben distribuiti.
Insomma l'imbarazzo, che non mi è di certo abituale è passato, e ho parlato liberamente della mia concezione dei blog...e ho parlato anche di tutti voi!
Adesso rimane solo il dubbio su quante espressioni non volute sarà riuscita a filmare la telecamera, del mio volto, sempre mobile e scoperto! Anzi no, ce n'è un altro...quando ci metteranno in onda? :)

Sono contenta di essere andata comunque. Parlare dei blog è parlare di noi, parlare di noi vuol dire sentirvi parte di me e più vicini, come già siete. E aiutare la rete ad essere sempre più estesa. Per un nuovo e ricco modo di comunicare.

giovedì, ottobre 26, 2006

Under my skin...




Una musica di sottofondo per rilassarsi dopo il viaggio...
nel inimitabile velluto della voce di Sinatra.


mercoledì, ottobre 25, 2006

Trasferta e poesia

Riparto adesso, per una breve trasferta di lavoro, per nuovi e vecchi incontri, per rivedere lande diverse, ed oggi, friulane.
Tornerò domani sera un pò più stanca ma un pò meno annoiata, dopo aver trascorso del tempo tra quegli individui che 2 anni fa mi spiegarono il significato della parola MANDI, che lì per lì mi era sembrata piuttosto un refuso mentale dalla vecchia serie tv di Morchy e Mindi, con Robin Williams da giovane, che un saluto rispettoso. Gente strana i friulani, un pò noci nel loro gheriglio, ma adorabili.

Vi lancio un Mandi anche io, un attimo prima di inforcare l'auto a noleggio e partire verso l'autostrada ed il Tagliamento.
Però vi saluto lasciandovi una poesia bellissima del mio caro Neruda...si chiama "Ode alla vita" , è il mio cantico, il mio grido di cigno ed è MERAVIGLIOSA.

Mandi Mandi cari miei, a domani!

"Ode alla vita
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che
un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità."
Pablo Neruda

martedì, ottobre 24, 2006

Mamma-tecnica

La mia mamma ha 56 anni ed è patita di informatica.
Fosse nata 30 anni dopo e con un pò di fortuna probabilmente ora sarebbe un’esperta ai massimi livelli nel settore.
E’ nata 30 anni prima però, per cui si limita con la sua solita caparbietà a cercare di recepire tutto quello che può sull’uso e funzionamento di quella strana macchina che le piace tanto.
E’ iscritta ad una serie infinita di forum di informatica, consulta continuamente tutti i siti che riesce a trovare sull’argomento ed ha almeno 4 agende di quelle annuali di banca strapiene fino ai bordi di appunti incomprensibili. Credo che stia per finire anche la quinta oltretutto...!
Ogni qualvolta ha un attimo di tempo si piazza davanti al pc per rovistare, capire, imparare.
Ogni tanto mette un piede in fallo e fa qualche danno. Si deprime per un pò ma nel tempo di una giornata ha scovato la soluzione del problema.
E’ riuscita a eliminare tutti i virus (un’enormità) dal mio portatile mentre ero in ferie. Ha imparato a creare un punto di ripristino, a lavorare sul registro di sistema e a gestire tante altre cose di cui onestamente io non ho mai sentito nominare.
L’altra notte, tornando a casa da una serata fuori con amici, l’ho trovata incollata al computer (che tra parentisi è localizzato in camera mia!) a cercare di risolvere un malfunzionamento del pc. Erano le 2 di notte!
Non ha mai fatto un corso, non ha mai studiato con altri nulla sull’argomento. Non ama particolarmente nemmeno gli sms. Però al pc è diventata per passione decisamente più brava di me.
Oggi tralascio i pregi e i difetti della mia cocciutissima mamma, lasciandoli per un prossimo lunghissimo post e per ora mi limito a dire...

Grande MAMMA, stai diventando davvero un piccolo genio dell’informatica!

lunedì, ottobre 23, 2006

La capsula del tempo.

Il nostro Gidibao ha segnalato nel suo ultimo post l'esistenza di una capsula del tempo, la Time Capsule, che verrà sigillata virtualmente l'8 novembre 2006 e riaperta nel 2020. Contiene scritti, foto, video di tutti quelli che vogliono inserire qualcosa.
Io non so come, chi e perchè è stata creato questo contenitore virtuale di emozioni, questo box in cui tutti possono inserire proprie tracce, i propri pezzi di esistenza.
Ma l'idea mi piace e ci tengo a partecipare. Ho riflettuto e ho inserito il mio mondo nel Time Capsule.
Non so nemmeno dove sarò nel 2020. Ma so cosa voglio portarmi fino ad allora.
Ecco la mia capsula.

"Chi sono. Io.
Chi sei. Tu.
Sono rinata. Con te.
Sono nuova.
Sono luce.
Sono sogni.
Sono realtà.
Con te.
Il mio cassetto è pieno di cose che riesco a toccare.
Insieme con te.
La mia rimarrà negli anni una vita felice.
Di certo.
Perchè sarai
A fianco
a me.
Io sono io.
Perchè tu sei tu.
E noi
siamo
UNO."

Faience...

Faenza, Faventia, Faience...
La città della ceramica, la città delle cicogne, la città dai molti volti.
In provincia di Ravenna, sulle prime colline, troviamo
Faenza, città di storia e d’arte, meno conosciuta ma non per questo meno interessante.
Dall’autostrada A14 l’aspetto non è dei migliori, anticipata qual’è dall’odore fastidioso prodotto dalle distillerie e dagli oleifici che formano parte il panorama industriale faentino, ma fortunatamente l’olezzo non perseguita il viandante alla scoperta.
Faenza è la capitale mondiale della maiolica, non per nulla la maiolica all’estero viene chiamata Faience, termine onorifico arrivato dal Medioevo. In centro persistono botteghe artigiane che mostrano la loro arte, un pò nascoste dai moderni negozi, ma ancora attive e valide. Nella banca in piazza c’è l’esposizione di una nota
ceramista (cui disponiamo di una adorabile opera ranocchia 1 - 2 - 3 anche noi, in ufficio) a lato della torre c’è un’altra bottega di un bravissimo artista, e via di seguito nei meandri di tutto il centro. C’è anche un liceo artistico e un’università per la ceramica, conosciuta e frequentata da studenti di tutto il mondo.
L’anima centrale della città si trova nella
Piazza del Popolo, la piazza bellissima e invidiata da molti per la sia forma e vastità, dove c’è il mercato nei giorni pari della settimana, con il palazzo comunale, il Duomo, la Torre dell’Orologio appunto, tutto di stampo mediovale, anche se la città trova le sue origini già nel periodo romano, il Teatro Masini.
La città è divisa in contrade, o meglio
rioni, 5 per l’esattezza, con colori distintivi che ne identificano la fede rionale, bianco, nero, rosso, verde e giallo, aree cittadine suddivise dalla vie principali.
Il bello dei rioni viene mostrato in giugno, quando ci sono i festeggiamenti prima del Palio della Bigorda e poi di seguito del
Palio del Niballo, quando tutti i faentini si sentono parte integrante della città.
O magari il 5 gennaio, quando sempre nella paizza c’è la notte Bisò, la notte del bisò, del vin brulè prodotto dai rioni che in quell’occasione si sfidano a colpi culinari! E alla fine della serata si slegano palloncini dei 5 colori, con allegato il biglietto del palio successivo e si brucia, in segno propiziatorio, il Saraceno.
Bella Faenza con le sue tradizioni, con i suoi colori e le sue mura, con le sue sagre e le sue fiere, Faenza che ti accoglie dalla via Emilia con stormi di
cicogne bianche e nere su tutti i lampioni, che controllano il traffico e danno il buonumore con la loro bellezza mentre percorrono il cielo tutto l’anno, visto che qua persiste una delle colonie di questa specie tra le più estese d’Italia, col risultato che le cicogne vivono e proliferano libere nel comprensorio cittadino. E poi ci sono le colline piene di calanchi, calde di colori nell’autunno e piene di ciclisti in bicicletta d’estate, per non parlare delle distese di alberi da frutta per la produzione della pesca nettarina, sempre originaria di Faenza!

Poi... a novembre c’è il
MEI (Meeting Etichette Indipendenti), un evento in cui si radunano case discografiche e musicisti che si definiscono indipendenti dalle major discografiche, c’è il MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche) aperto tutto l’anno e a giugno c’è la “100 km del Passatore”, gara podistica da Firenze a Faenza, considerata da molti folcloristica (ci sono persone che arrivano al traguardo anche alle 5 del mattino, dal primo pomeriggio precedente), molto impegnativa che richiama partecipanti da tutto il mondo. E infine c’è la Minardi, ora Toro Rosso, che da sempre trova qui le sue origini, c’è Germano Zama, con i suoi abiti da collezione, c’è la Cisa con le serrature sparse un pò dovunque e tanto altro.
Senza dimenticare come sempre che a Faenza c’è un’animo romagnolo, il buon cibo saporito, le osterie nelle cantine a volta della città e le baracchine della Piadina che qua sono quasi meglio dei ristoranti!
Per tanto ho pensato che sarebbe stata la mia casa Faenza, ora non lo credo più, ma la amo comunque tanto.
Spero che questo post, che sembra più una guida turistica, vi possa essere utile, se passate in zona e soprattutto che vi abba mostrato un pò di cose in più della nostra bella Italia!

sabato, ottobre 21, 2006

Piggy Bank

Soldi, soldi, soldi...Quanti soldi!
Non bastano mai! E quante spese!
Ma per fortuna Orso mi ha dotato del mio fido porcellino salvadanaio? :)

Qua il tempo è brutto, piove da tre giorni e ieri avevo scritto un bel post su di una interessante città qua vicino ...ma blogger si è impallato nel mentre salvavo e quindi lunedì, foto alla mano in ufficio, rimedierò provando nuovamente a proporvela!


Considerato però che volevo farvi un salutino per augurare a tutti un buon week-end, ho pensato di mostrarvi il mio salvadanaio porcellino, sia perchè Piggy ha davvero un facciotto simpatico, ma anche perchè tutte le volte che lo guardo mi fa tornare in mente me bambina, quando, come per tutti i bambini, gli spicciolini erano parte integrante del mio patromonio da cucciola, per le piccole compere di cose buone e quando 2 soldini diventavano 4 mi sentivo già ricca come una regina!
Che bella cosa, l'infanzia di allora, con la sua pura ingenuità!

Buon fine settimana a tutti, grandi e piccini!

giovedì, ottobre 19, 2006

Divina Commedia ad ampio raggio

"Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!Tant'è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte. Io non so ben ridir com'i' v'intrai,tant'era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai..."

L'inizio della Divina Commedia, sempre mi ha affascinato. E la sua continuazione, fino al Ritorno, dal Paradiso è magnificamente attuale e completa anche nel ventunesimo secolo. Anche se le allegorie sono un pò forti...indubbiamente ;)!


Devo ammettere però che la parte che mi piace di più è l'Inferno...
Ci pensate a quante volte ci si perde senza sapere più come tornare e solo la voglia di farlo e uno scopo fondamentale può mostrarci la via? E, come dice il Dante, ci sono pericoli ben più gravi della paura sul percorso da seguire e nel contempo, pensieri ed azioni non ancora trattati da considerare.

La Divina Commedia mi è venuta in mente oggi così di improvviso, l'inizio, il percorso e
coi suoi gironi e i suoi cieli, la conclusione, ed il ritorno di Dante a se stesso sulla terra.
E' interessante pensare che la vita presenti davanti a noi tante vie da scegliere!
E' inquetante e ragionevole pensare che le nostre azioni portino sempre a reazione conseguenti.
E' bello notare come il poeta, nel suo pellegrinare, avesse comunque scelto di avere sempre a fianco una guida.

Certo Dante era davvero un bel pò avanti, un precursore del suo tempo!
Chissà però che avrebbe scritto se al posto di raccontare del 1300 avesse provato a predisporre il tutto nel 2006!

"...Qual è 'l geomètra che tutto s'affige per misurar lo cerchio, e non ritrova, pensando, quel principio ond' elli indige,tal era io a quella vista nova: veder voleva come si convenne l'imago al cerchio e come vi s'indova; ma non eran da ciò le proprie penne: se non che la mia mente fu percossa da un fulgore in che sua voglia venne. A l'alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e 'l velle, sì come rota ch'igualmente è mossa, l'amor che move il sole e l'altre stelle."

mercoledì, ottobre 18, 2006

...Dimenticavo!....


Tornando da una trasferta di lavoro a Conegliano Veneto, gran bel posto, dove ho trascorso gli ultimi 2 giorni, ho ricordato una cosa dimenticata... :P
Ricordate il 20 settembre e le
5 strane abitudini di noialtri...
Quel giorno me ne sono dimenticata una fondamentale!

Ho la continua abitudine, quando incontro qualcuno di nuovo, conosciuto o meno, di osservare subito le sue mani e guardare se all'anulare sinstro, uomo o donna che sia, porta la fede
nunziale...

Credo che sia per inquadrare meglio le persone anche dal punto di vista personale, mi sembra di sapere già da subito qualcosa di importante sulla nuova conoscenza, appena incontrata. Sarà che la ritengo una cosa importante, un simbolo bellissimo.

Lo faccio sempre, lo noto sempre...
Chiedetemi se ho notato le vostre mani e potrei anche stupirvi... ;P

Un abbraccio!

lunedì, ottobre 16, 2006

Canzoni dal passato

Una canzone mi ha riportato alla memoria ricordi del passato, certo senza nostalgia ma con un pò di malinconia...Sono spesso proprio le canzoni che sentiamo come una pelle che ci fanno riflettere e ricordare.
Ora penso che forse il mio passato non sarà un capitolo mai più aperto, ma solo una pagina importante scritta dalla vita e successivamente da me letta a caratteri diversi.
Credo sia importante conservare le esperienze passate, perchè tutte hanno avuto la loro importanza, ci abbiamo messo del nostro per crescere e di certo dimenticare renderebbe vani quei momenti.
Il mio carattere, imperterrito, mi porta pensare al passato come ad una scuola in cui siamo soli, senza banchi e senza professori, che segue regole non scritte e ci aiuta a capire meglio noi e la nostra vita futura.
Questa è la canzone di cui vi parlavo.
Casa tua mi piace
sa di calda pace spesa in due
un anno in più sul viso non hai.
Tu di me mi chiedi
sono qui, mi vedi, dimmi tu
mi trovi un po' cambiato? Non so.
Ti ringrazio del pensiero
non credevo che
fosse giusto rivederci
l'hai fatto tu per me
so che lui conosce
bene chi sia io
prima che ritorni
scusa, ma andrò via.
Vedo che i capelli adesso
non li tagli più
in quel modo strano in cui tu
mai sembravi tu dolce e più serena
è la voce tua
vedo tutto intorno
nuova fantasia.
Te lo ricordi com'eri allora
come non parlavi
fra gli entusiasmi della mia mente
solo mi lasciavi.
Ora ne parli della tua vita
della vostra intesa
in questo mondo che ti appartiene
quanto sei più bella
adesso.
Quanto amore dal tuo sonno
lui svegliò per sé
ciò che sempre inutilmente
io chiedevo a te
sai che cosa scopro
d'improvviso io
non ho mai pensato
di sbagliarmi io.
Prima che vada per la mia strada
dimmi, si, che in fondo
ha avuto un senso
nei nuovi giorni
anche un po' il mio mondo.
Fammi pensare che potrei darti
qualche cosa ancora
fammi pensare di aver paura
che lui possa rientrare
adesso...

sabato, ottobre 14, 2006

APPRENDISTA, ASCOLTA!

Ieri ad una fiera mi sono trovata tra le mai un opuscolo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, librettino copia di quello che nel 1943 le Officine Reggiane, scuole per apprendisti, stampavano per gli allievi. E' una bella idea e i toni del capo verso l'allievo apprendista erano molto diversi da ora.
Vi riporto l'ultima pagina, troppo carina, dove un certo Emilio Rinaldi aveva lasciato una traccia in poesia e il titolo era "Musa....antinfortunistica"!

"APPRENDISTA, ASCOLTA!
Tu sai che spesso dicesi ai bambini:
"stai attento, non andare troppo in fretta!...
non toccare le cesoie e i temperini!...
non maneggiar distratto la forchetta!..."
Ed altri sono ancora i fervorini
che fan lor la mamma e la nonnetta,
per abituarli, fin da piccolini,
alla prudenza saggia e benedetta.
Ma quanti che non sono più piccini,
hanno bisogno ancora di chi li avverta
che i pericoli son sempre vicini!
Persino quindi ogn'or di stare all'erta,
e non far come fanno i...pesciolini,
che vanno verso l'amo a bocca aperta!..."

A dir la mia è veramente una chicca e dovrebbe essere sparsa, perchè in modo buono ricorda a tutti di prestare attenzione sul lavoro..considerando anche che l'Italia è da sempre tra i paesi in Europa con il maggior numero di infortuni sul luogo di lavoro!
Ma soprattutto in queste poche parole, che mi lasciano un pò di amarezza, vorrei che tutti ritrovassero il valore fondamentale del rispetto per il lavoro altrui, senza distinzione di ruolo.
Buon week end! :D

giovedì, ottobre 12, 2006

La nebbia d'autunno

Il 9 novembre dello scorso anno, tornando per i monti di Bologna dalla soleggiata Toscana e per infine giungere alla mia Romagna, in seguito ad una faticosa trasferta di lavoro, mi ero come solito imbattuta nelle interminabili file dell’autostrada nel tratto appenninico dell’A1.
Memore di ricordi passati a lavorare su quei monti mi ero lasciata affascinare dall’avventura delle strade statali, più lunghe, strette, ma ricche di colori e di sorprese, soprattutto in quella zona dell’Appennino. Era il tramonto, l’imbrunire giungeva in fretta, mentre la fila di macchine incolonnate si allontanava ed io, insieme ad altri temerari, affrontavo la tortuosità intrinseca della montagna.
La stanchezza si era accumulata, a causa delle lunghe ore alla guida e la voce mancava, dopo diverse sessioni di lezioni a discenti adulti, tutto fuorché disciplinati, che avevano impegnato anche i toni più alti della mia voce.
La mia compagnia era il cellulare, Orso mi parlava della sua giornata e mi seguiva da lontano con le sue parole. Tutto d’un tratto il sole si era abbassato dietro ai monti, il freddo creava livelli di aria e respiro e la nebbia pesante, incurante dei pochi sguardi stanchi sulla sua strada, aveva fatto bella mostra di sé, accovacciata tra i monti come acqua nel suo rivo…
Gli occupanti infreddoliti delle auto di passaggio, come me, rallentando per vedere la meraviglia, avevano cercato di coglierne una goccia di magia...prima di entrare dentro quel muro etereo di acqua e vapore.

E' tornato l'autunno anche quest'anno e a breve le nebbie scorteranno molti di noi, nelle mattine opache e nelle sere grigie della Pianura Padana.
A voi e a quelli che incontreranno la cenerina Signora, a voi tutti mostro queste foto rubate, in modo che riusciate a vedere anche se immersi nel plumbeo cielo, la seduzione della nebbia d'autunno.

mercoledì, ottobre 11, 2006


La CURA dell'ANIMO umano


Siamo esseri volubili
sempre alla ricerca di un qualcosa.
Viviamo degli attimi e
siamo fatti per cercarci.
Agognamo una
CURA
per la solitudine dell'anima
per trovare la forza di donarci agli altri
senza più paura di perderci.
Cerchiamo compagni della vita da vivere.

Per quanto mi riguarda, a voi uno sguardo sulla mia,
ANIMA.

lunedì, ottobre 09, 2006

Lo stress si combatte in sette mosse

Nel caso non l'abbiate ancora letto vi riporto un articolo trovato sulle news di yahoo che mi appare molto appropriato qui...
"Lo stress si combatte in sette mosse
A cura de
Il Pensiero Scientifico Editore
Rilassarsi ascoltando la musica, soprattutto quella classica, per almeno trenta minuti produce effetti equivalenti a 10 mg di valium. Fare dei respiri lunghi e profondi facilita una pulsazione regolare riducendo la tachicardia dovuta a stati d’ansia. Non dimenticare, poi, di decontrarre i muscoli facendo stretching o ricorrendo alle mani esperte di un massaggiatore. Questi alcuni dei consigli che imperversano sui siti web americani che si occupano di benessere. Secondo alcuni specialisti americani lo stress si può infatti battere in sette semplici mosse. Se la musica è meglio del valium, il sorriso è meglio di qualunque terapia: ridere, si sa da tempo, rilassa i muscoli contratti, stimola la circolazione e rafforza il sistema immunitario rendendoci più forti e pronti a difenderci dagli agenti esterni.
Esternare sempre la propria felicità è importante; pare sia deleterio sostenere che "si gioisce dentro". Se una persona è felice, sostiene una ricerca condotta alla University of California di San Francisco, lo deve comunicare con l’espressione del volto e con la prossemica, perché solo in questo modo attiva i muscoli che mandano al cervello il messaggio della sensazione di felicità che si sta vivendo. Circondarsi di profumi e di fragranze che rievocano luoghi o sensazioni di benessere può essere un toccasana quando si torna a casa dal lavoro dopo aver passato tutto il giorno a correre da una parte all’altra.
Pare che anche lamentarsi e piagnucolare faccia bene per scaricarsi. Probabilmente questa mossa farà bene allo stressato, ma un po’ meno alla gente che lo circonda. Insomma il messaggio pare essere quello di sempre: prendersi cura di sé, ritagliarsi del tempo e guardare alla vita con atteggiamento positivo è il segreto di una serenità che molti agognano."
Adoro fare massaggi alle persone che me lo chiedono, la musica classica, che ascolto quando sono triste, mi calma, ridere è un dono che ho di nuovo imparato ad apprezzare al massimo...sì quelle risate di gola che illuminano gli occhi e di cui Orso è uno dei maggiori utilizzatori, la mia espressione esprime sempre ciò che penso, amo i profumi, soprattutto quelli dei fiori e del mare e ammettiamolo, ogni tanto, non troppo spesso però, una sana crisi di pianto mi aiuta a scaricare lo stress. E serenità.
Direi che questo articolo ci prende appieno! ;)
Voi che ne pensate?

domenica, ottobre 08, 2006

La mia casa - 8 ottobre 2005

E' passato un anno esatto dal giorno in cui Orso ed io abbiamo scelto di camminare verso una vita a due, mano nella mano.
E' stato un anno bellissimo, ricco, gioioso, incredibilimente felice.
Ora come ora posso dire che prima di averlo conosciuto, anche con le importanti esperienze precedenti a lui, non avevo davvero idea di cosa fosse la piena felicità. Che ti permea e ti permette di avere fiducia infinita verso il futuro e la vita.
Conto fermamente che le cose non cambieranno con il passare del tempo e Orso è con me nel pensarlo.

Voglio ricordare con voi l'8 ottobre 2005 con quella che fu la prima poesia, se così si può chiamare, che ho affidato col cuore al cuore del mio Cucciolo.

"LA MIA CASA

E’ riso,
gioia allo stato puro,
lampo!

Gioia gioia gioia!
Ti ho trovato, sulle note
di una vecchia canzone.....finalmente.....

Sei tu che mi specchi, che illumini questo sorriso...

Forse sei un sogno cercato nel sonno,
un piccolo discreto elfo ha appoggiato il tuo profumo sul mio cuscino?

O forse sei il suono di un pallone lanciato in aria a fendere il vento e a far strada ai desideri?

Sei tu, con la tua voce che mi accompagna nel sonno....
sei tu, con la tua risata al telefono che mi si pianta nel cervello....
sei tu
sei tu
sei tu
notte, giorno, sempre...!

Si può impazzire dalla gioia?
Ridere mentre si piange, volare mentre si è ancorati alla terra, vedere il mondo con occhi di fata?
Si può scoppiare dalla gioia?
Si può...? Dimmelo ti prego dimmelo...
perchè mi sta succedendo qualcosa
che mi stringe le viscere e mi anestetizza in un mondo di ossigeno puro...

Ti ho trovato...
Ti ho trovato....
Ti ho trovato!
Lo urlo al sole, alla luna e alle stelle,
al mio elfo di casa e alla strada e alla città!
Ti ho trovato!
Lo sussurro al mattino nascente e alla notte splendente!
Ti ho trovato
Mi hai trovato....

Che gioia che gioia che gioia!
sono finalmente tornata a casa.....

E sono felice.

Lara"

sabato, ottobre 07, 2006

Mecano - Figlio Della Luna




Questa canzone mi ha sempre affascinato. E' una vecchia favola che parla di desideri e della Luna, grande e donna nel cielo.
A voi...

venerdì, ottobre 06, 2006

Il tempo...

(liberamente ispirata alle liriche del Dottor K)

Il tempo è il nostro cruccio e la nostra colonna,
un’ossessione e un’opinione.

A volte scorre in fretta...tocca rincorrerlo e non si raggiunge mai.
A momenti rallenta...fosse nuvole vorremmo essere vento per farle correre via veloci.
Capita che quasi si fermi, e sembra che il per sempre duri un attimo e l’attimo sia lungo un per sempre.

Il tempo è un pentagramma, che racconta la musica della nostra vita, un accordo, una pausa, una nota...

giovedì, ottobre 05, 2006

Dolce dormire

Adoro dormire.
Ma proprio tanto tanto davvero.
Lo so, chi dorme non piglia pesci, ma se non dormo abbastanza mi stresso, se mi stresso di giorno sono insopportabile e se sono insopportabile e non ho dormito abbastanza, alla fine rischio di prendere io a pesci in faccia qualcuno!
Adoro dormire al punto tale che quando sono stanca immagino letti volanti tipo quello di Harry Potter, un pò come i camionisti con i pinguini della pubblicità del Kinder Pinguì.
Se ne sento la necessità riesco ad addormentarmi dovunque, a qualunque ora, in macchina, in aereo con i vuoti di aria, mi è capitato persino di addormentarmi seduta sopra le casse di una discoteca!!!

Insomma...che dire..sono una incredibile dormigliona!


(PS.la foto non è mia ma è gentilmente trovata su google!)

E questi giorni sono tragici, prime trasferte con sveglia prestissimo o ritorno a casa tardissimo. Stanchezza quasi cronica.

Orso che mi sopporta e un pò è come me accetta di buon grado di passare lunghe serate in casa al calduccio davanti la tv...ma poi, ancora senza casa a due e soprattutto abitando a 80 km l’uno dall’altra, si imbarca in ritorni epocali di un’ora alle più disparate ore della notte.

E la cosa, di per sè già non il massimo, raggiunge il culmine al momento dell’arrivo a casa sua, quando mi chiama per la buonanotte e per rassicurarmi sul ritorno andato bene.

1° conversazione notturna di questa settimana...ore 2.00...
Orso: Ciao tesoro sono arrivato...
Astralla: ....mmmm.....dormo ancora un pochino poi mi alzo...sì sì, non ti preoccupare...ancora un pochino...... (la sveglia era alle 6.30 del mattino) :(

2° conversazione notturna di questa settimana...ore 3.00...
Orso: Amore ciao, sono quasi a casa....
Astralla: .... ..... .... .... .... Chi sono?!?!? :(

E la cosa inquetante è che la mattina io non ricordo assolutamente di aver parlato al telefono!
Sono riuscita persino, la prima volta, ad arrabbiarmi perchè, secondo i miei ricordi, Orso non mi aveva chiamato all'arrivo a casa!
Mi chiedo allora...quale parte del cervello collego nel bel mezzo del sonno per seguire una convesazione :-O ?!?!?

mercoledì, ottobre 04, 2006

Donne e violenza.

Al momento la mia vena creativa è un pò statica ma ho letto un articolo sulle donne che mi ha fatto venire la pelle d'oca. Mi viene da chiedermi solo perchè la violenza chiama sempre nuova violenza. E perchè le donne ne sono spesso le vittime predestinate.
Oggi i colori lasciano il posto alla confusione. Leggete anche voi...qui.

lunedì, ottobre 02, 2006

I 5 sensi di ognuno di noi

Oggi la mia mente è stata avvinghiata dai 5 sensi…
Pensate a quanto rilevanti siano nelle sensazioni che recepiamo.
A quanti usi ne possiamo fare per comunicare al mondo ciò che vogliamo.
Eccoli…

La vista
La luce riflessa in una goccia d’acqua e la vuota bellezza di un corpo senz’anima.

L’olfatto
L’odore forte della pelle nuda e la secchezza odorosa delle cose invecchiate.

Il tatto
La vellutata morbidezza dei bambini e l’arrogante freddezza della pietra.

L’udito
I privati bisbigli della notte accompagnati da una canzone e i richiami per anitre.

Il gusto
Il sapore zuccherino del miele e il salato delle lacrime.

Pensate alle molteplici differenze.
E come, ognuno scelga dentro sè il senso più influente.

Provate a metterli in ordine, da quelli più importanti a quelli che influiscono di meno.
E poi magari raccontate qui l’ordine delle cose non scritte.

Ecco la mia lista…
1° fra tutti il tatto, perché le mani scorrono il mondo e ne sentono i rilievi…
2° l’olfatto, per ricordare con i profumi i momenti più belli…
3° il gusto per assaporare il sapore delle cose non dette e la pelle del mio uomo…
4° la vista per cogliere i particolari dei raggi del sole nella penombra e gli sguardi pieni…
5° l’udito, ultimo ma non ultimo perché prima delle parole ci sono sensazioni, per trovare l’equilibrio dei segreti racchiusi nel silenzio…


A voi una carezza, profumata di mare, insaporita allo zenzero, colorata di luce, sulle note di una canzone d'amore...

domenica, ottobre 01, 2006

Bellezze nascoste in Italia

Inizia il periodo delle trasferte, che mi porteranno ogni tanto in giro per l'Italia e quindi giornalmente non sempre presente sul blog.
Ma visto che il lavoro tanto ci accompagna comunque, perchè non parlare d'altro, delle bellezze vicine e lontane dei borghi italiani, poco conosciuti ma davvero particolari!
Oggi vi voglio mostrare Dozza, provincia di Bologna, vicino a Imola (dove si corre il gran premio di S.Marino)!
E' un piccolo paesello, racchiuso da mura, con al centro la Rocca e i muri del paese tappezzati da murales creati da artisti di tutto il mondo, durante una gara internazionale che si svolge ogni anno. Le immagini più particolari e belle e quelle vincitrici vengono mantenute intatte negli anni.
Ci sono persino dipinti degli anni 50...Girate tra le viuzze colorate del paese in un pomeriggio autunnale e vi sentirete anche voi parte di un quadro...


Oggi i colori che vi lascio sono quelli trattenuti dai muri di Dozza! Eccovene alcuni...

Un caldo abbraccio amici!