giovedì, novembre 30, 2006

Una vita da riccia

Ieri sono andata finalmente a tagliarmi i capelli, che oramai avevano raggiunto l’apoteosi del riccio incasinato.
Mi sono rifatta un pò il look con un riflesso di bel color melanzana, una spuntatina alle lunghezze e, su specifico desiderio della parrucchiera, mi hanno fatta liscia per qualche giorno.
Di solito io non chiedo mai di lisciarmi i capelli, un pò perchè ne ho talmente tanti che normalmente le parrucchiere a metà si demoralizzano e poi perchè mi ci vuole un sacco di tempo e la mia pazienza rimane sempre poca! Inoltre i miei capelli, ribelli al punto giusto, non rimangono mai dritti dritti come linee tracciate, ma piuttosto iniziano molto velocemente a trasformarsi in virgole e parentisi graffe allungate.
Invece ieri mi hanno convinto e sono uscita dal negozio con un testolina piiiiccola piiiiccola, e tutta ordinata.
Quasi irriconoscibile, test-ualmente parlando.
Tutti infatti mi hanno scrutato stupiti, quasi fossi una marziana con la pelle blu, piuttosto che una Astralla con mooolti meno capelli in testa!

Infine oggi la parrucchiera mi ha visto passare davanti al negozio ed è spuntata fuori per propormi...una ritoccatina al liscio, così, per farlo tenere di più....manco fosse un ritocchino! :)

Ebbene, per qualche giorno quindi manterrò i miei capelli così, lisci, lunghi, ben pettinati e impeccabili.

Ma sia ben chiaro, ben definito! Io mi sento e sono una IRRIDUCIBILE RICCiA DENTRO! :)

mercoledì, novembre 29, 2006

Numeri primi


Numeri.
Vi siete mai accorti che siamo circondati da numeri?
Immatricolati, segnalati, numerati. In ogni nostro gesto, spostamento, abito, espressione.
Non voglio scrivere un post di pseudo-denuncia sul tema spie e spiati mondiali, perchè credo che la parte seriosa dell’argomento lo potrebbero trattare decisamente meglio di me molti degli amici che mi accompagnano e leggono il mio blog.
Ma me ne sono resa conto improvvisamente oggi, per strada. Stavo osservando la targa della macchina davanti a me, di quelle ancora con le provincie, pensando all’anno di emissione della stessa, e mi è saltato lampante nel cervello il pensiero dei numeri...
Se vago con la macchina telecamere spiano il mio passaggio e i numeri raccontano chi sono, se pago alla cassa del supermercato col bancomat la banca sa quanto spendo di spesa... Con i numeri identifico il valore delle cose. Con i numeri perseguo il tempo. La mia tessera sanitaria racconta il mio paese e il mio medico, il codice fiscale individua il mio sesso e la mia identità.
Tutto attraverso codici, numeri, sigle.
Probabilmente all’ufficio anagrafe i nuovi nati vengono identificati in un registro numerato. Gli infortuni di un’azienda sono elencati. Le statistiche nazionali, tutti noi, siamo numeri nel mucchio.
La targa di una macchina racconta la sua età. Il mio orologio senza numeri non direbbe nulla. Le coordinate di un percorso sono numeri sui due assi.

E pensate a quanto i numeri siano fissi ma relativi.
Racconto con i numeri oggetti e individualità fisiche. Stimo la tara, il peso lordo. Analizzo la salute dai numeri elencati, n. globuli rossi, n. colesterolo, - n. ferro, ecc.
Con i numeri posso scrivere una vita.
Ma se cambio un numero, o ci metto un meno davanti, posso distruggerla, la vita....soprattutto se si parla di conti in banca, di denaro, di sangue.

Mi sono resa conto che oltre a essere controllati, spiati, mirati attraverso numeri, a loro siamo legati a doppio filo.
Nella nostra società una vita senza numeri sarebbe il caos dell’inesistenza numerica.

martedì, novembre 28, 2006

Solleticamento mentale ;)

Sono indecisa sull’argomento di oggi.... Ma sì, credo proprio che tratterò del solletico! ;)

Allora...sì, dai, quel pizzicorino tanto simpatico quanto fastidioso che chi più chi meno, tutti abbiamo affrontato!
Ci sono persone che quasi ne sono estranee, altre che scattano sull’attenti tutte le volte che le tocchi.
Io sono relativamente poco sensibile al solletico, Orso invece è solleticamente molto reattivo :)
E non immaginate che divertimento per me solleticargli leggermente la pelle e sentirci sommergere dalle risate incontrollate...

Che strana cosa il solletico...A mio parere è quasi tutto un fatto mentale, poichè lo si può controllare ma non contenere...
E inoltre è il modo di sfiorarsi che produce reazioni diverse...un effetto di piacere oppure una sensazione ridereccia e nel contempo un pò fastidiosa...
Infatti quando si parla di solletico diciamo “soffrire di solletico” non “provare una sensazione di solletico”...e se qualcuno ci tormenta, tra le risate la parola più presente è “basta”, non “ancora”...
Cerchiamo di interrompere una cosa che ci fa ridere quindi...Che in qualche modo ci da piacere...Ma nel contempo un pizzicorino di fastidio, un tormento appunto, una blanda tortura...
Mmmmm....
E’ una contraddizione in termini....
E’ un pò come un black out della ragione a favore delle sensazioni
Come una reazione incontrollata del nostro corpo, un contatto diretto con le terminazione nervose, la pelle viva, una ipersensibilizzione dell’ilarità intrinseca di ognuno di noi...
Il solletico è come un gas esilarante, come la polvere magica e luccicosa di Trilly, come un’immersione totale nell Ossigeno puro...
Non ce n’è rimedio alla reazione mentale al solletico....E si inizia fin da bambini con la somministrazione.... :) chi non ha mai solleticato un bimbo o chi da bambino non è stato solleticato...
E il bello è che con l’età la reazione non migliora!

Strana cosa davvero il solletico...!
A mio parere illuminante a piccole dosi....Ma che divertimento solleticare le persone care prendendole di sorpresa! ;) Di certo la peste che c’è in me ci sguazza in queste incursioni solleticose! ;) Ne sanno qualcosa Orso, appunto e Silvia.... :D
Il mio animo da bimba nel solletico ritrova le sue colonne portanti! :D
Una giornata solleticosa a tutti! ;)

lunedì, novembre 27, 2006

Giornata di nuvole

...Inelluttabile sensazione di mancanza
Alla ricerca di una traccia di sè
Nella realtà inespressa degli intimi desideri contenuti nella scatola...

sabato, novembre 25, 2006

Gli ostacoli del cuore

Sorpresa!
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Mi chiedo come è riuscita l'autrice di questo amv anche solo a pensare di collegare la canzone "Gli ostacoli del cuore" di Elisa e del Liga (che grandi artisti!) che stavo cercando per pubblicare sul blog, con Georgie, ampiamente rivista in questi giorni in tv e nelle chiacchiere tra amiche.... Come non pubblicare questa vecchia pellicola quindi, che ci riporta a momenti d'infanzia sulle note di una meravigliosa canzone. Devo ammettere che rivedere questo cartone, anche con tutti gli annessi e connessi del caso (trattati da Carmen), da me tanto amato da piccolina, mi da ancora emozione.
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Buon week end a tutti, bimbi da oggi e di ieri ;)!

venerdì, novembre 24, 2006

Terzo intermezzo...

Ieri mia madre ha appoggiato sulla mia scrivania, mentre ero fuori, un foglio scritto a mano con alcune strofe di una canzone di Fabrizio De Andrè.
Amo le sue canzoni, hanno una vena di malinconia dentro ma sempre srotolano la realtà quasi fosse una foto, un tappeto.
Probabilmente la mia mamma ha trovato le parole in rete, oppure le ha sentite, o le ha lette, e come fa ogni tanto con le cose che la colpiscono ha voluto riportare la sua "scoperta" anche a me.
Considerato che purtroppo la canzone, del 1968, non è di mia conoscenza, ma le parole sono belle e malinconiche come nella migliore tradizione di De Andrè, vorrei riportarle anche a voi...
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Terzo Intermezzo - Fabrizio De Andrè
La polvere il sangue le mosche e l'odore
per strada fra i campi la gente che muore
e tu, tu la chiami guerra e non sai che cos'è
e tu, tu la chiami guerra e non ti spieghi il perché.
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L'autunno negli occhi l'estate nel cuore
la voglia di dare l'istinto di avere
e tu, tu lo chiami amore e non sai che cos'è
e tu, tu lo chiami amore e non ti spieghi il perché.
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Buona giornata, amici, e che l'autunno mostrato agli occhi sia sempre accompagnato dall'estate del cuore... :)

mercoledì, novembre 22, 2006

Sorriso

Sono riuscita finalmente a tirare le fila di un pensiero che mi frulla in testa da un pò.
Mi sono resa conto che nella nostra società non si sorride più. Nessun sorriso al giornalaio che giornalmente ci serve, nessun sorriso alla cassa del supermercato, al casellante dell'autostrada, al barista del bar di fianco all'ufficio. Nessun sorriso allo sguardo che incontriamo per caso per strada, che cogliamo al volo nell'autobus. Nessun sorriso gentile agli sconosciuti.
Io ci provo da tanto a sorridere alla gente. Sorrido alla commessa del negozio, a chi mi consiglia la strada, a chi mi lascia spazio per passare tra la folla, sorrido agli sguardi delle persone che involontariamente incrocio per la via. Sorrido e se è il caso ringrazio e auguro buona giornata. Come cordialità vuole.
Non sempre però mi riesce. Causa la fretta, o i pensieri, o altro. Ma mi sforzo ogni volta di ricordarmi di sorridere. Un educato contatto visivo tra persone. Che una volta era normale ma ora non lo è più..
Che sorpresa e che gioia ogni volta, in risposta al mio sorriso, scorgere nello sguardo che mi specchia un fugace sbalordimento e poi in fondo agli occhi la traccia di un nuovo sorriso...
Ebbene oggi voglio proporvi un gesto. Un passaparola, una catena, la classica buona azione. Voglio proporvi di aiutarmi a cambiare le cose, in un mondo in cui si spegne lentamente il sorriso e si accende oscura la paura.
Vi propongo un sorriso. Non è intimo come gli abbracci, di cui si è tanto parlato. Non costa nulla. E ha un grande potere. Un sorriso. Ad uno sconosciuto che incontriamo per strada e di cui scorgiamo lo sguardo. Un sorriso a chi vediamo ogni giorno e non consideriamo, perchè non rientra nella nostra vita. Un regalo. Un sorriso. Almeno uno, ogni giorno, per ognuno di noi. Ma non un sorriso fasullo, di quelli che spostano i bordi delle labbra verso l'alto e non illuminano lo sguardo. Un sorriso vero.

Vi propongo questo. Passate questo messaggio, l'immagine di seguito, di post in post, di blog in blog, di mail in mail. Accompagnatela come volete, con parole, colori oppure senza null'altro che il vostro sorriso.
Ricordate. Uno al giorno, per ognuno di noi, per generare un sorriso nel volto di un altro. Per scacciare la paura.
E ritornare tutti insieme a rapportarci con le persone senza il timore di mostrare il proprio SORRISO.

Grazie. Passate parola.
Astralla, Lara.
Un sorriso.

Sorriso

martedì, novembre 21, 2006

Fantasia

Sono in un ufficio, tra colleghi e scrivanie, in spazi impersonali e condivisibili.
Chiudo gli occhi e so, dove vorrei essere. Lo vedo. Mi vedo.

Sono uscita di casa, una casa di montagna, solitaria, di legno e mattoni intonacati di bianco. So che sto aspettando Orso, di ritorno a casa tra poco.
E’ tarda mattinata o primo pomeriggio di un giorno d’autunno, con un cielo azzurro parzialmente offuscato da nuvole perlacee, la pioggia lontana.
L’aria è frizzante, non è freddissimo, ma si sente che l’inverno è alle porte.
Cammino piano, da sola, assorbendo l’aria pulita con ampi respiri. Il terreno ha solo una leggera pendenza, sono al limitare del bosco, oppure vi sono dentro, ma gli alberi, a foglia caduca, hanno tronchi alti, ariosi, che permettono alla luce di filtrare anche d’estate quando sono carichi di foglie.
Indosso scalponcini comodi, un grosso maglione di lana grezza a collo alto, caldo e morbido al tatto e calzoni di feltro scuri. Ho i capelli raccolti e gli occhi che vagano leggeri.
I miei passi affondano leggermente nel terreno ricoperto di muschio, nel morbido e umido terriccio del sottobosco. Il suono dei miei movimenti è silenzioso, ogni tanto si ode il rumore delle foglie pestate nel camminare, ma è tutto soffuso, nella limpida atmosfera della piena natura.
In lontananza quanche uccello lancia un richiamo, a volte un fruscio nel terreno fa girare il mio sguardo ma il mio cuore è rilassato, sereno, pacato.
Sento la tranquillità che mi pervade, la calma vivida della natura che mi avvolge come una carezza. I miei occhi sono vuoti di pensieri, lisci, lo sguardo come acqua.
Sopra di me un tetto di foglie aranciate e attorno i colori dell’autunno, il giallo brunito, il rosso vivo, qualche spuzzo di verde e il caldo marrone dei tronchi e della terra bagnata dalla rugiada del mattino.
Continuo a camminare, inconsapevole del tempo che scorre, facendomi pervadere dal silenzio che fliusce a flutti dentro il mio cervello, mentre le mie spalle lentamente si rilassano e la mia mente si vuota dai problemi.
Rimango solo io. E il bosco. E il silenzio.
Un sorriso leggero inconsapevole mi pervade le labbra.
C’è Pace, nel bosco. E nell’Anima.
D’improvviso alzo gli occhi, sono arrivata al limitare degli alberi e lo vedo, nel suo brillante luccicare.
E’ un lago, abbastanza grande, che d’estate presta le sue rive a giovani rumorosi, che cercano di simulare il mare lontano, con un tuffo nelle sue acque. Ora è semplice, solitario, con la sua corona chiara di spiaggia ghiaiosa.
Il lago è proprio alle pendici delle montagne, che alte e maestose si specchiano e si rimirano in esso.
Le acque sono verdi, verde cupo per la profondità, ma pulite e fredde.
Mi vedo guardare le acque, sentirne finalmente lo sciabordio delle piccole onde. Osservo la mia mano entrare nell’acqua e sento piacevoli brividi di freddo sulla pelle.
Mi siedo su un sasso al limitare della riva, ad ascoltare il silenzio.
Osservo l’orizzonte godendo di ogni singola senzazione che mi pervade...


Torno in me, nel mio ufficio, alla mia scrivania.
Per un attimo sono scappata, fuggita lontano dalle reti informatiche e dalle preoccupazioni, nel mio mondo interiore della pace dell’anima.
Sono entrata nell’universo della mia mente, nell’immensa giostra della mia fantasia.

lunedì, novembre 20, 2006

Perenni e volubili giri di pensieri

Lunedì mattina, si torna al solito strano tram tram.
Ieri i risultati sono stati fantastici, tutti hanno apprezzato l’impegno culinario da noi ampiamente dimostrato.
Persino il cagnotto di casa, Orso anche lui, è stato più obbidiente del solito vedendoci spentolare a destra e a manca per la cucina.
Ci guardava attento, ogni tanto veniva ad annusare, controllando l’andamento delle attività mangerecce, raccoglieva le bricioline che cadevano qua e là e scodinzolava allegro e felice!
Che adorabile cagnone che è! Vivace all’estremo, sembra quasi il protagonista canino di “Io e Marley” il libro che parla di una forte amicizia uomo-canina e che sta spopolando nelle librerie.
In tutti i casi è bello preparare un bel pranzo agli amici! Chissà che questa non sia la volta che mi convinco a mettermici spontaneamente io ai fornelli! ;)

Stamattina arrivare al lavoro è stato ostico però, pioggia e code sulle strade e un principio di raffreddore, fastidioso come sempre. E soprattutto l’umore non proprio alle stelle nel periodo. Saranno i troppi pensieri... :)!
Fortuna che c’erano le cicogne oggi ad aspettarmi e ogni tanto tra gocce e gocce, grigio e grigio, spunta qualche raggio di sole.
Nei primi freddi mi sento meno in forma, un leone come me ha bisogno del caldo sole giallo per dare il meglio. O forse accuso un pò di tristezza...mah!?
Orso mi scalda con i suoi abbracci e voi con le vostre parole.
E la mia mente vaga tra il tram tram e le perenni corse mentali.
Questa settimana è una settimana come tutte le altre settimane, i tempi invernali si allungano e i mesi seguono i mesi, gli anni continuano gli anni...
Orso cane ha già 9 anni e pare un cucciolo, Orso uomo ed io ci conosciamo da tempo e da tempo portiamo avanti la nostra felicità, i miei anni passano con la mia vita e coninuo a portare avanti i miei sogni raccontati, che si raffinano ogni giorno sempre più precisi e colorati, ma rimangono gli stessi, la gente accanto a me cresce o invecchia, le stagioni finiscono e poi ritornano...
La realtà è un’ellisse, una corsa in tondo, dossi e ricadute perenni che sempre si susseguono, il simbolo dell’infinito, 8, ripetuto all’infinito.
E sarà la luce e la rindanciana solarità, la pioggia con le sue umide carezze, i periodi bui e le giornate magiche, i sorrisi e la rassegnazione.

Oggi è una giornata come le altre, il solito tram tram in una settimana comune. E ogni giorno è diverso, ogni giorno fa parte del continuo scorrere e ricorrere del tempo della vita.
Oggi giorno è un infinito a se stante, ogni giorno racconta la nostra perenne umanità.

Oggi piove. Domani splenderà il sole. :)

sabato, novembre 18, 2006

Week end

Il week end mi aspetta, anzi è appena arrivato...Ha mostrato i suoi lembi da poche decine di minuti al mio risveglio.
Sarà un week end pieno (considerato che normalmente non siamo dei grandi animali da compagnia!Preferiamo la formula poco ma buono ;)), di amici e di chiacchiere.
Penso di anticiparvelo a larghe righe....
Oggi pomeriggio treno presto per raggiungere Orso a Bologna e via a far la spesa...una spesona, per domani...!
Stasera incontro a Ferrara con alcuni amici (che sono decisamente molto simpatici e "urlanti"!), aperitivo e/o giretto per il centro e soprattutto pizza al Sebastian, che noi conosciamo (cioè io ci sono andata solo 2 volte, è Orso il vero conoscitore!) e loro no, pub/ristorante spettacolare dentro una barca ancorata sul canale (interni in tema ovviamente!). Fanno pizze buonissime, ovali e di dicrete dimensioni... 50x37 cm (cavoli!)...e hanno un vasto assortimento di birre artigianali e estere...(in particolare per i nostri amici stasera credo sarà la serata Guinness...è da quando sono tornati dall'Irlanda questa estate che non fanno che parlare della fatidica "Serata Guinness"! ;)). Oltrettutto hanno un modo di spillarle e vesarle nel bicchiere unico in Italia, per evitare che il grado alcolico si mantenga intatto dopo versate...(cioè il sapore è identico ma l'alcool viene assorbito il 2% in meno, per quanto mi sembra di ricordare...tutta questione di bollicine! ;)!
E' un posto veramente carino per passare una serata :)!Noi in Romagna non abbiamo nulla di simile... :(!
Conclusa la serata nanna da Orso e domattina.........La cucina!!!
Cioè mi spiego...diciamo che io sono più che scarsa in cucina, mentre Orso potrebbe aprire tranquillamente un ristorante/osteria...Domani vengono un altro gruppetto di amici a casa sua e il mio caro compagno ha deciso che ...cucineremo insieme! (Ci prova sempre a farmi uscire dalla condizione di cucina-out... ;))
E manco a scegliere cose facili facili...Abbiamo optato per un menù bello completo (le buone forchette non cambiano mai!) individuato tra una fantastica gamma di cibi! Se non ricordo male ci sono crostini panteschi, mozzarelle involtolate e insalata nella forma di parmigiano per antipasto, penne con carciofi e guanciale di primo e maiale al curry, mele e vin santo (la specialità di Orso), accompagnato con salsiccia al passito di secondo, oltre il contorno ovviamente anche in questo caso particolare e dolce alla mousse di cachi... Insomma una festa da mangiare, un casino da preparare, almeno per una new entry in cucina come me! Poi vi saprò dire... :D
E per concludere, se riusciamo con i tempi, domani sera Silvia ci ha invitati ad una mangiata di gruppo, con prosciutto piedina e cose simili...Bello!Il snao cibo romagnolo!;)
Direi che questo week end sarà molto lungo e breve nel contempo, impegnativo il giusto, ma una manna per il gusto e un macigno per la linea...
Ok..lunedì...insalata ;)
Buon week end a tutti ;) !

venerdì, novembre 17, 2006

Trasferte con varianti impreviste...

Eccomi! Sono tornata da una trasferta nelle Marche che mi ha impegnato per due giorni fitti fitti di cose da fare. Programma delle giornate, sopralluoghi e formazione presso un'organizzazione internazionale non governativa. Il tutto ad Ancona.

Mi ero preparata ben bene le cose da fare, immaginando già una triste serata solitaria in albergo (tra parentisi posizionato davanti alla stazione, proprio un posto sicurissimo per una donnina come me :( ) con la sola parentisi della ricerca disperata di un posto in cui cenare senza l’utilizzo della macchina per gli spostamenti, in una città dove i parcheggi a pagamento e le multe sono all’ordine del giorno!
Inoltre mi era stato detto da colleghi che Ancona non è ricca di cose belle da vedere...Indi la mia predisposizione agli spostamenti serali si era ridotta a zero!

Arrivo mercoledì in mattinata, faccio tutto quello che devo fare e nel frattempo conosco la Presidente Regionale in persona! Ebbene, diciamolo, spesso più si sale nella scala gerarchica meno filantropia si trova...
Ma questa volta....niente di più sbagliato!
Questo spostamento di regione mi ha portato a conoscere una persona fantastica, una donna che si è fatta da se, con moltissimo carattere ma altrettanta umanità. Come è già successo in altri luoghi, non spesso, ma sono doni...
Alla fine della prima giornata, in procinto di avviarmi verso l’albergo, mi ha proposto di andare a mangiare a casa sua, con suo marito.
Cosa non usuale, anche perchè esula dal lavoro e permette di penetrare la sfera del privato.
Lì per lì ho gentilmente rifiutato, con diverse scuse, anche perchè, cavoli!, dopo una giornata faticosa non c’è nulla di meno adatto che andare a mangiare da un cliente che potrebbe continuare a parlare di lavoro fino a tarda sera! :]
Ma, vista l’insistenza e il modo di proporre la cosa, molto umano, alla fine ho accettato!
Ed è stata davvero una bella serata!
Siamo state lei donna arrivata, quasi 60 anni sulle spalle e tanta esperienza ed io, 30 anni in meno, ancora in crescita continua su tutti i fronti, a chiacchierare, dei suoi figli, già fuori casa, della vita e del lavoro (ma in modo personalizzato :)), davanti ad un caldo camino acceso.
Mi ha fatto entrare nella sua casa come se fossi di famiglia e quando è arrivato suo marito, persona fantastica pure lui, la sensazione di accoglienza è continuata.
Credo che mi abbiano preso un pò sotto la loro ala chioccia, avendo frattanto anche una figlia della mia età, ma già con una casa propria.
Credo che abbiano provato simpatia e abbiamo voluto condividere con me qualche momento di tranquillità famigliare.
Alla fine del pasto, infine, mi hanno proposto un tour by night per Ancona, per mostrarmi una città che loro amano e che nasconde effettivamente dei tesori. Abbiamo visto monumenti, trade, viottoli e belvedere.
Probabilmente se i colleghi avessero avuto la mia fortuna, di incontrare persone ancora umane, nella società distaccata di oggi, penserebbero al capoluogo delle Marche come ad un posto molto diverso da quello dei loro ricordi.
O forse dipende dal fatto che la gentilezza, l’amore per i loro luoghi, l’affinità che dimostravano mi ha lasciato colori che normalmente non appaiono in superficie.
Il posto più bello? La chiesa sul cucuzzolo del monte, con un panorama notturno notevole, un insieme di storia e semplicità che la rende ancor più bella, dove si sposerà la loro figlia, nel prossimo giugno.
Sono stati davvero carini, entrambi, mi hanno mostrato davvero chi sono. E vi pare facile, una cosa di questo tipo, con i tempi che corrono? :D

La seconda giornata è passata in fretta, il lavoro urgeva e quando ho salutato quella donna da poco conosciuta l’ho fatto con affetto, come con una persona amica, e con la promessa di tornare con Orso a trovarli, extra lavoro.

Oggi, appena ho avuto un attimo di respiro, ho scritto questo post.
Per raccontare di varianti del tempo non previste ma belle. Perchè credo che se, di queste serate, tutti ne possedessero almeno una nei lori ricordi, il mondo sarebbe più bello, più caldo, più vivo. Come la fiamma del camino dell’altra sera, come la sensazione di calore che mi è rimasta al pensiero.
Perchè di certo dobbiamo assolutamente evitare il più possibile di raffreddarci dentro, persi dentro la nostra individualità. Che è nulla se non viene donata.
Perchè probabilmente mostrare la propria anima senza paura rende ricchi di più che il trovare la fine dell’arcobaleno....

Abbraccioni, amici :D!

martedì, novembre 14, 2006

IL NOME

Iniziando da Elisa, a seguire con Lara, Serena, Silvia, Federica, Chiara e poi Fulvio, Giorgio, Luca, Guido e a seguire, il nostro nome è la prima cosa che possediamo...

Quando uno nasce gli viene “assegnato” un nome, che si porterà dietro per tutta la vita. Gli indiani sceglievano termini naturali, come Cavallo Veloce, Vento Frusciante, Orso Nero, altri hanno nomi di Continenti, Stati o parti di essi, America, Brooklen, Asia, altri nomi aggettivi, come Nerina, Chiara e Serena, altri ancora semplicemente nomi...nomi ridotti, nomi cambiati, nomi strani, nomi. I nostri Nomi, la nostra identità sociale.

Come potremmo fare, senza un nome? Perderemmo la nostra identità, la nostra integrità esteriore...
Anche per questo abbiamo un nome, per identificarci come individui... Per questo la prima cosa in una conoscenza è raccontarsi il proprio nome...

Il nostro nome è un pò come il fermo che tiene ancorata la nostra ombra a noi, in modo da trattenerla.
Il proprio nome si può amare, oppure no, ma ci siamo sempre noi, nei nostri nomi...

Io nel nome ci vedo i colori...Per esempio LARA, nella mia immaginazione è un nome GIALLO color girasole. FULVIO è un nome BRUNITO/ARANCIATO, color delle foglie d’autunno. SILVIA è un nome AZZURRINO, ma non turchese, nè azzurro cielo...Mi dà la parvenza degli azzurrati riflessi del GHIACCIO. Poi c’è CHIARA, sempre AZZURRO, ma più ACQUAMARINA. GIORGIO è un nome di terra, lo vedo VERDE del colore di boschi d’estate. ELISA è un nome pastello, ROSA bon bon, oppure FUCSIA, color delle boungavillee...e poi tanti altri....La mia mamma si chiama ORNELLA, color AMBROSIA, il mio papà LUCIANO, CASTANO con riflessi di Grano... E così via, per tutti i colori dei nomi...
Il colore viene dalla conoscenza, dall’aura che il nome risuona nel mio animo e a volte anche dalla persona che lo indossa.

Ci sono nomi vecchi, tra i più utilizzati, che anche non volendo risultano solenni.
Ci sono nomi strani, esotici, che si colorano di oriente.
Ci sono nomi da adulti e noi da bambini.
Ce ne sono così tanti di nomi! ;)

Pensate sceglierlo, il nome, per i figli... Si guardano i significati, si pensa, si riflette, si spera. Deve essere un nome bello, per non fare sfigurare, senza doppi sensi, per non fare soffrire nel tempo, semplice o complesso, per dare un tono, che significhi qualcosa, che ci passi belle sensazioni.
E’ il primo regalo che facciamo ai nostri figli. Lo sanno bene Beppone e la sua mogliettina. Lo sanno i nostri genitori, lo sa chi di noi l’ha scelto, un nome.
E’ un dono il nostro nome. E’ un regalo delle persone che ci vogliono bene e che l’hanno scelto apposta per noi. E’ il nostro colore identificativo, davanti agli altri. Possiamo essere chiamati... :)

E i significati dei nomi? Sono divertenti...Non sempre ci azzeccano sulla persona, sono spesso diversi, da libro a libro, da sito a sito, ma di sicuro sono curiosi...Sapete da dove deriva Lara? Da questo... ;) <<Dal greco "Lara", una ninfa. Donna curiosa e dolce, presenta un carattere spesso contraddittorio che si traduce in frequenti sbalzi d'umore.>> Tra parentisi...le tagliarono la lingua perchè parlava troppo ;)!
Ditemi...Ovviamente non ci prende molto...;)...ma l’ipotesi della caratterizzazione del nome è quanto meno caratteristica!

E il vostro nome? Lo sapete che significa, da dove deriva? E che colore ha, nella vostra immaginazione? :)

Per il significato qualche esempio lo potete trovare QUI, oppure QUI :D !

lunedì, novembre 13, 2006

Nebbia e sonno

Cari..questa settimana temo vi potrò seguire un pò meno, il mio carneer è ricco di impegni poco voluti e molto stancanti lavorativamente parlando :]!
Ma la mia testa elabora post su post e ogni attimo libero provvederò a pubblicare... :) non sia mai che mi dimentichi di voi ;)!
Vi lascio oggi dicendovi che sono stasera...Week end lungo e lunedì...uffff....lunghissimo!
Capita anche a voi, quando siete stanchi, di sentire la fatica sulle spalle, grigia come polvere e pesante come una cappa di stoffa grossa e mal filata?
Di sentire nel contempo la testa un pò leggera e un pò piena, ma un pò vuota, e nel mezzo del tutto i pensieri fluire?
La stanchezza è un pò nebbia, è un pò ovatta...
Fortuna che un bel sonno allontana la fatica quanto fa il vento con la coltre nebbiosa... :)
Mmm...quando riuscirò ad andare a letto stasera, tardi purtroppo...che bel sonno riposante che mi farò! Non vedo l'ora! :D
A domani, un abbraccio e buoni sogni a voi, nel sonno più bello che potete volere!

domenica, novembre 12, 2006

"Un uomo" di Finardi...

Volevo pubblicare una canzone, tra le mie preferite. Quando l'ho ascoltata qualche tempo fa, dopo molto tempo, mi ha fatto sorridere...Ho pensato che quell'uomo, tanto cercato, di cui si parla nel testo...il mio uomo, l'ho davvero trovato ;) ...e lo conoscete anche voi! :D
Su youtube però ho trovato questo con la base di Finardi, un video di una ragazza dedicato alla sua miglior amica.
Non conosco personalmente queste due ragazze ma considerato che la canzone è davvero meravigliosa, che adoro i pittori citati ed i quadri riprodotti ed infine che il video è veramente una perla, fatto molto bene, ho pensato comunque di riproporlo anche a voi! Buon fine settimana e migliore inizio della prossima! :)



sabato, novembre 11, 2006

Il nostro pianeta

-
Beautiful
Beau
Schön
Bonita
جميل
Hermosa
Bella...

venerdì, novembre 10, 2006

Lavori da uomini duri....

Qualche giorno fa ho chiamato un’agenzia di lavoro con la quale ho già avuto contatti e mi ha risposto una ragazza con la quale non avevo mai parlato. Le ho spiegato chi ero e per che motivo chiamavo e quando le si è accesa la lampadina ha esclamato: “Ahhh, la ragazza che si arrampica sui tetti!”....
Ecco, io devo aver sbagliato qualcosa nella vita ;), o per lo meno inconsciamente me la sono costruita decisamente più difficile di quello che è! :D
Spiego, professionalmente parlando. Ho sempre avuto più a che fare con uomini che con donne nell’ambiente di lavoro. E vuoi per le mie scelte, o ancora per le occasioni che mi sono capitate nel corso della vita ma, in tutti i casi, parte dei lavori che svolti erano e sono più consoni per l’immaginario collettivo a uomini che a tenere donnine come me... ;)
Sarà perchè ho una formazione tecnica, da ITIS, quasi interamente patria di orde di ragazzini maschi urlanti, o forse perchè il primo lavoro effettivo è stato quello di capiturno di un reparto meccanico, con la responsabilità di una ventina di uomini...manco una donna mi è capitata... :), vuoi perchè di seguito mi sono lanciata in una o poi un’altra società di consulenza per la sicurezza e soprattutto l’igiene sul lavoro, alla fine mi sono trovata a dover arrampicarmi come gli spazzacamini...e da qui il discorso della ragazza al telefono...su camini (che fatica!) per la valutazione della qualità dell’aria, a girare sui tetti per la verifica dell’amianto (divertente, dai!), a entrare in gallerie profonde km sotto terra (interessantissimo!) per scoprire cosa respirano i minatori (gran persone, quali sono), ecc. ecc. ecc...
Nel corso del tempo il lavoro mi ha portato a lavorare anche per uffici oltre che cantieri e reparti produttivi, ma ancora capita di salire su escavatori e terne cingolate, di vedere il mondo dall’alto, di bardarmi con tuta bianca (come quella dei RIS, per intenderci) per proteggere i vestiti dallo sporco...
Come si diceva in Blade Runner (gran film!) ;) “ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...”, compleanni festeggiati umilmente sotto 50 metri di terra, benedizioni notturne in grotta, il ricoprirsi d’ottone sul ferro nudo, lande sterminate davanti agli occhi dall’alto di 30 metri di altezza, magazzini polverosi di zucchero concentrato che permeava persino le pareti, processi produttivi di difficile condivisione, l’incoscenza della gente e la volontà dei più modesti...
Credo di aver ricevuto, nei miei 27 anni, regali fantastici dal mondo, meraviglie, avendo potuto conoscere aspetti del mondo, della gente e del lavoro che tanti, tantissimi, ignorano da sempre e per sempre.
Sono felice, davvero, della mia vita e delle mie scelte. :D
Peccato però che se ti vuoi fare una famiglia, o sei stanca di errare a 400 km di distanza per lavoro, oppure semplicemente vuoi avere un’attività un pò più sicura oppure meno maschile, con le tue competenze, sempre...le aziende cercano un uomo! :)
Che dire...E poi mi chiedo perchè sono rustica...Direi che gli elementi ce li avete tutti per capire il perchè! ;)
Mah...vorrà dire che prima del prossimo colloquio comprerò un paio di baffi finti e renderò la voce un pò più roca...che ne pensate, potrebbe servire? ;)

giovedì, novembre 09, 2006

Il mare della vita





Siamo come barche e la nostra vita è il vasto mare.

Possiamo scegliere di afferrare saldamente il timone e seguire la rotta lungo la stella polare oppure lasciarci trasportare dalle correnti impetuose che plasmano le acque e perderci per sempre.

Io amo mirare alla luna e seguire la luce del faro nel porto.

Detesto l’idea che persone con un peso così importante nella mia vita abbiano scelto di staccare la mano dal comando e si stiano lasciando andare, impermeabili alla sua fluidità, tra i flutti della vita.



mercoledì, novembre 08, 2006

Sentinelle dall'alto

Vi ho detto che a Faenza ci sono le cicogne, vero? Che ce ne sono tante e scorrazzano in cielo libere e maestose? Che sono come cittadini speciali per i faentini? Che sono bellissime? Sì? Bene...

Tutte le mattine arrivo a Faenza dalla via Emilia. All’ingresso della città, dove si sceglie se percorrere la circonvallazione esterna verso Forlì oppure entrare nel borgo hanno costruito una rotonda. Carina come rotonda, sembra un ufo, quasi spoglia, inanellata, con al centro, in alto, un unico, contortissimo ulivo secolare.
E attorno un circolo di lampioni che poi si distribuiscono lungo le varie vie di passaggio.
Molte mattine quei lampioni sono occupati. Occupati dalle cicogne, che dall’alto, appollaiate su di una sola zampa, scrutano il passaggio. Come sentinelle. Ne ho contate fino a 20 un giorno, una per lampione, tutte lì, ferme, a guardare in basso.
E a terra ci siamo noi, gli umani e le nostre opere...
Paiono assomigliare a vecchi, che seduti davanti alla porta di casa, osservano il viavai della gente che passa.
Paiono incuriosite. E’ una cosa bella a vedersi. Vorrei potervele mostrare in foto, ma, sempre sola in macchina, rischierei di andare a fare compagnia all’ulivo, nel mentre provo a catturare la magia del momento.

Oggi mi sono chiesta cosa pensino le cicogne, a vederci, tutti indaffarati, rumorosi, schiamazzanti, crudeli, incomprensibili, noi uomini.
E cosa pensino di noi gli altri esseri della Terra, quando ci incontrano e si scontrano con le nostre “creazioni”. Noi che crediamo di avere una risposta a tutto, che ci illudiamo di poter gestire il mondo, di controllare la natura e tutto il creato. Noi che distruggiamo, ammazziamo, disintegriamo ciò che viene il contatto con le nostre società. Noi, “umani”.

Cosa pensano le cicogne dall’alto dei loro lampioni?

martedì, novembre 07, 2006

Parliamone...2° parte

Nel post di oggi avevo dimenticato una cosa importante dell'autunno...
In autunno si possono colorare i cieli con tramonti come questo...


Direttamente dalla finestra del mio ufficio, 5 minuti fa...

Parliamone...

Parliamone...
E' vero che adoro il caldo e il freddo mi entra nelle ossa...
Certo è che non si può uscire senza una bella sciarpetta colorata...
E vero che la notte rischia di gelare...
Indubbiamente si guarda più tv, si va più al cinema e si esce di meno...
E' deprimente sapere che la nebbia ci assalta...
I pigri fanno molto meno sport...anche se quelli come me non ne fanno affatto... ;)
Ma...
Vogliamo pensare all'autunno coi colori rossastri delle foglie degli alberi filtrati dai raggi,
il limpido terso del cielo che sembra quasi l'Irlanda...
Il sole freddo ma caldo nel contempo.
Le nuvole più grandi e i prati più verdi...
il calore delle maglie di lana e i colori per scacciare il buio...
lo scoppiettare del camino mentre ti contendi la poltrona più vicina con un cagnone simpatico...
la rugiada che riflette la luce del mattino...
i piedi freddi avvicinati alla pelle calda...
una bella cioccolata calda con panna, un te e una tisana dagli invitanti profumi,
il brodo fumante in tavola, le castagne e il fuoco...
il tepore degli abbracci...
Parliamone...
per certi punti di vista...Anche l'AUTUNNO non è poi così male! ;)

Monet poi è sempre magnifico...

lunedì, novembre 06, 2006

Sagre e tempi combattuti!

Sono molto, molto combattutta in questo periodo....tra argomenti profondi ed altri briosi, ma che fanno girare il cervello come un frullatore ad immersione!
Orso dice...DAI TEMPO AL TEMPO...gran verità, ma fosse facile! Il tempo è sempre troppo, o troppo poco! ;)

Il lavoro innanzi tutto.
Ho deciso di cercare qualcosa di diverso e di più certo nella vita, per garantirmi quella sicurezza che da anni ho scelto di lasciare in attesa.
Ho inviato curriculum a raffica, anche dove non richiesti, ad aziende e ad agenzie. Poi mesi senza nessuna risposta...Interessante, un curriculum pieno di competenze, ma in un settore certamente diverso dall’ordinario, e in più donna. Insomma un dilemma, un enigma, una catastrofe...
Nel frattempo la mia migliore amica manda un curriculum ad una azienda, così per provare e puff....ecco l’assunzione. Che gioia per lei che ha finalmente trovato un lavoro dove potrà respirare, staccare il cervello lontano dalla scrivania, dopo anni di sfacchinaggio perenne e quasi gratuito.
Ma io sempre qui, sempre in attesa, con paure vecchie e ora anche nuove come compagne e nel frattempo il lavoro attuale che aumenta, come tutti gli anni in novembre, e mi costringe a un’attenzione costante che, furbetta, non si fa scovare!
Infine negli ultimi giorni qualcosa è arrivato, di buono, perfetto per me, ma chissà come andrà a finire, il tempo non passa mai quando si è in attesa e la risposta al dilemma è lì, dietro l’angolo, ma non ancora arrivata! Mentre il curriculum continua a navigare, oramai è un marinaio provetto e la mia tranquillità invece scompare piano piano...E te pareva! Uff...! :(
Chissà a questo punto se l'argomento lo tratteremo nuovamente in un post in modo lieto oppure è solo una bolla di sapone che rispecchia una finta realtà....Indi ”diamo tempo al tempo”, una frase esatta, corretta ed essenziale, ma che per la curiosa cronica che c’è in me si trasforma in un grido
”pazienta, pazienta, ahhhh...io odio dover pazientare!” ;)

Segue poi però che a mal pensare le cose diventano ancor peggio, quindi il mio cervellino che non conosce la parola stand-by arzigogola anche sul tema del tempo, il tempo dei week end!
Mi avete detto che vi piacciono le fiere, le feste, le sagre! Appunto, anche a me, tanto, soprattutto in questo periodo dove le temperature miti lasciano spazio alla nebbia e alla brina e serve allegria per non lasciarsi scoraggiare dalle mattinate uggiose.
Peccato che nel mese di novembre ce ne siano troppe e tutte fantastiche! Il week end è fatto da soli 2 giorni, come organizzarsi? Eccovi il calendario delle sagre di novembre in
Emilia e in Romagna! Ditemi, voi, come faccio in questo caso a dargli tempo, al TEMPO!? ;)
...non è per caso che qualcuno di voi ha già inventato la macchina del tempo, nel frat-tempo? :D

Un abbraccio pensante da una mente ingarbugliata! ;)

sabato, novembre 04, 2006

Sull'anima

Da "Sull'Anima" di Herman Hesse:

<<...Perchè felicità la può provare solo l'anima, non il cervello, la
pancia, la testa o il portafoglio. ....Che ti giova conquistare il mondo intero se arrechi danno alla tua anima?...>>


Un augurio di un buon week end a tutti voi, anima compresa! ;)

venerdì, novembre 03, 2006

IO mangio MACROBIOTICO...ogni tanto!

Oggi sono tornata con Silvia al ristorante natural-macrobiotico...
E’ un ristorantino piccolino piccolino, gestito dalle due proprietarie, davvero carine e gentili, con buffet a mezzogiorno per chi lavora a prezzi accettabili. Si chiama “
Babette”.
La musica è soffusa, particolare e gli avventori mangiano in maniera posata. Si vede che gustano gli aromi semplici ma non comuni.
Ho diverse certezze nella vita ;) e una di queste è certamente che sono una carnivora convinta o per lo meno non diventerò mai una vegetariana, vegana, crudista, fruttariana o che altro.
Sono nata onnivora e morirò onnivora. Come è giusto che sia, a mio parere.
E diciamolo...se anche il mio parere fosse diverso, sono troppo golosa di cose buone, per togliermi di bocca qualche elemento fondamentale...vogliamo mettere...una bella fiorentina, le tagliatelle alla bolognese, il castrato, i cappelletti con ripieno di carne...E poi, ‘somma, in Romagna COME SI FA A NON SENTIRSI ONNIVORI!!!

Vero è, però, che tornare ogni tanto da Babette è piacevole. Si gustano cous-cous, tofu, setan, verdurine condite in tanti modi, pane e pizza senza glutine, te ai cereali, riso e dolcetti senza zucchero. Insomma...per un sano onnivoro nulla di particolarmente invitante.
Eppure la cosa straordinaria è che i cibi sono leggeri...piuttosto ovvio...ma saporiti...meno ovvio...e decisamente gustosi! Inoltre mischiano sapori diversi ottenendo risultati sorprendentemente sfiziosi!
Oggi come proposta dolce avevano una mousse di cachi fatta in casa. Se piace questo frutto (tipo a me :) ) questa mousse lascia la voglia di mangiarne ancora all'infinito! Davvero guduriosa! E tutto il resto non è da meno!

In conclusione insomma posso dire che anche una ONNIVORA DOC come me a volte e con soddisfazione, mangia MACROBIOTICO! :D

giovedì, novembre 02, 2006

Halloween - parte seconda...

Io, che dai colori un mondo ho creato, come potrei non amare ciò che dalla luce è stato originato...
Ecco a voi la festa del 31 ottobre, che nel mio paese è stata festeggiata, nella lunga notte spettacoli e danze, roghi e fuochi per ravvivarla...

Prima una parete, dal nulla creata, come per magia già presto illuminata...

E poi il fuoco, un rogo caldo e forte, per bruciare presto del male le forme...

E infine a festa la rocca illuminata, per festeggiar l'avvento dei nuovi giorni dal male allontati...

Spero che questa, una delle tante, festa paesana dell'autunno inoltrato vi sia piaciuta e vi abbia rallegrato...!